Shimmer: Shimmer (local): 19.978% Shimmer (local, dB): 1.637 dB Shimmer (apq3): 9.705% Shimmer (apq5): 16.164% Shimmer (apq11): 44.262% Shimmer (dda): 29.115%Harmonicity of the voiced parts only: Mean autocorrelation: 0.671422 Mean noise-to-harmonics ratio: 0.556476 Mean harmonics-to-noise ratio: 3.420 dB35.70209992515483 dB (minimum intensity in SELECTION)49.8519236452288 dB (maximum intensity in SELECTION)Ilsuonosviluppatosi,chesarebbestatolocalizzatonellazonadellescaleadiacentealsalone, sembrerebbeessereinteressatodalocuzioniverbalicheevidenzierebberocaratteristiche spettro-acustichesimiliaquellediunosviluppovoce,macheinrealtàhannoscarse informazionispettraliinterminidif0.Dalleformantisievincechelatracciacontienepartidi tremorevocalecaratterizzatodaipicchidisviluppoarmonico.Leprimedueformanti contraddistinguonolaparticolaritàdiunapossibilevocaleenelcasospecifico,laformante2 evidenziataliparticolarità.Tuttiiparametriquindi,ciportanoadasserirechelosviluppononè imputabileacauseconvenzionali.Analizzando manualmente il campione, abbiamo dedotto che la voce è indicativamente sviluppata nelle frequenze simili a quelle delle voci maschili, in particolare di un adolescente. La nostra stima per quanto riguarda la tipologia di tono rimane comunque indicativa. I due campioni inoltre non risultano appartenere o emergere dalla stessa fonte.Sono stati esclusi numerosi suoni derivanti da turbolenze improvvise che provocavano il movimento di alcune porte. Inoltre sono stati verificati ed esclusi fenomeni convenzionali, derivati da una festa del paese e dalle autovetture esterne in movimento, che si sono sviluppati nella prima fase della ricerca. Tuttavia l’evento in questione non ha interessato tutti i microfoni, in quanto dislocati in luoghi diversi e schermati dalle mura di cinta.Analisi fotograficaDurante la ricerca sono stati acquisiti 305 scatti. Dopo la lunga analisi dei fotogrammi campionati, è emerso che uno di essi presentava una notevole e importante anomalia non convenzionale e non giustificabile da fattori fisici comuni. E' stato eseguito mentre il nostro operatore video, dotato di telecamera particolare, asseriva di aver notato per qualche istante una massa interposta tra obbiettivo e una nostra operatrice nella zona adiacente al muro di cinta. Nel fotogramma si rileva una sagoma che indicativamente ha un’altezza di 2 metri, e che non risulta essere completamente formata in quanto presenta una certa trasparenza. Non sussistono effetti di trascinamento cagionati da possibili soggetti in movimento, quindi è totalmente esclusa l’ipotesi che un operatore possa essere entrato nel campo visivo della fotocamera, e nel caso in cui il soggetto fosse stato fermo all’interno del fotogramma, la sagoma non presenterebbe trasparenze ma risulterebbe formata completamente e consistente. Sono state verificate più volte e comparate con i sistemi video, tutte le posizioni degli operatori che al momento dello scatto e per tutta la durata dell’acquisizione del fotogramma, risultavano fuori dal campo visivo dell’obbiettivo, ad eccezione della nostra operatrice che in quel momento era inginocchiata a terra. Ad avvalorare ulteriormente la nostra tesi inoltre, c' è anche l’assenza totale di scie luminose cagionate dai segnalatori ottici che, per protocollo, tutti i nostri operatori devono indossare durante la ricerca. Nel fotogramma si può inoltre notare la definizione grafica della nostra operatrice che risulta notevolmente superiore rispetto all’assorbimento della sagoma che si è venuta a creare. La sagoma in questione inoltre non produce proiezioni d’ombra e questo avvalora la presenza di un fenomeno di natura incorporea. Lo scatto precedente e quello successivo a quello analizzato non presentano né anomalie, né tantomeno sussistono elementi di fondo che possono condurre a sembianze antropomorfe che inducono a produrre possibili effetti pareidolici. Tenendo presente che lo scatto è stato acquisito in assenza totale di luce visibile e che la sagoma, avendo una certa trasparenza, è facilmente confondibile con gli elementi di fondo, si è resa necessaria un’ulteriore analisi comparativa con gli scatti successivi. Grazie a particolari processamenti del fotogramma, siamo riusciti a evidenziare la formazione anomala e a distinguerla dagli elementi di fondo. E’ stata analizzata attentamente la formazione ed escludendo gli elementi inquinanti, si possono notare delle somiglianze a quella che potrebbe essere una giovane donna in posa. Teniamo a precisare comunque che la nostra ipotesi rimane indicativa. L’elemento che riusciamo a dimostrare con certezza è l’esistenza della sagoma ma non le sue caratteristiche biometriche.Qui di seguito vi riportiamo il fotogramma originale contrastato per far notare meglio l’anomalia. Qui di seguito evidenziamo l’area interessata.Un ulteriore processamento porta in evidenza l’anomalia qui di seguitoQui sotto vi riportiamo il riscontro spettrale dei punti interessati maggiormente dalle frequenze non visibili, utilizzate dalle nostre apparecchiature.Apponendo speciali filtri alla zona interessata si notano maggiori dettagli.Azzardando un’ipotesi ne risulta una presunta sagoma antropomorfa, aspetto da considerare la fattezza dell’anomalia ma non i lineamenti in quanto potrebbe sussistere pareidolia:Se cerchiamo di ingrandire e processare il presunto volto, si nota un discostamento dal fondo. Qui di seguito un chiaro esempio, in rosso più intenso le parti che formano la sagoma. il processamento e sucessivo ingrtandimento della foto porta tuttavia ad azzardare ipotesi non certificabili.Come si evince dalla foto seguente, è stata eseguita una comparazione con lo scatto successivo ma non sussistono anomalie o analogie allo scatto precedente.Analisi possibili fenomeni sincroniciDurante la ricerca gli elementi sincronici non sono mancati. Uno sviluppo importante ha avuto luogo quando l’operatrice addetta alle foto carpiva il fotogramma in cui si è poi presentata l’anomalia, nello stesso istante il nostro operatore video notava qualcosa di scuro interporsi tra l’obbiettivo della videocamera e l’operatrice che in quel momento era inginocchiata a terra. Ad avvalorare tutto ciò si è aggiunta anche la sensazione contemporanea dei due soggetti sensibili, i quali affermavano che in quell’attimo percepivano e visualizzavano qualcosa d’intenso.Analisi fenomeni termiciDurante la ricerca l’unica anomalia misurabile di carattere termico, è avvenuta all’esterno vicino alle mura di cinta del castello, esattamente nella zona del ristorante. Durante la probabile interconnessione dei ricercatori con il luogo, in questo caso specifico il ricercatore de Bari Antonio, avvertiva in un punto ben preciso una sensazione di disagio. Sulluogosonostate evidenziatedelledifferenzeditemperatura,chehannogeneratofenomenidi“hot-spot”(sbalzi repentiniditemperaturaingiustificati).Sembrasiaabbastanzafrequentechedurantele possibiliinterazionidiunsoggettosensibilecontali“formediinterconnessione“,sipossano presentaredelleanomalietermiche.Inparticolareèstatorilevatounlievehotspotdi1,8C°.Il valore tuttavia risulta non evidente per determinare con certezza anomalie non convenzionali.Nella tabella di seguito riportiamo i valori rilevati:Sonostatemonitorateanchevariazionitermicheutilizzandolatecnologiadell’infrarosso lontano,conappositisensorimodificatietaratiinmodoopportuno.Nonsonoemersialtri riscontri legati a tali variazioni.
Shimmer: Shimmer (local): 19.978% Shimmer (local, dB): 1.637 dB Shimmer (apq3): 9.705% Shimmer (apq5): 16.164% Shimmer (apq11): 44.262% Shimmer (dda): 29.115%Harmonicityofthevoicedparts only: Mean autocorrelation: 0.671422Meannoise-to-harmonicsratio: 0.556476Meanharmonics-to-noiseratio: 3.420 dB35.70209992515483dB(minimum intensity in SELECTION)49.8519236452288dB(maximum intensity in SELECTION)Ilsuonosviluppatosi,chesarebbestato localizzatonellazonadellescale adiacentealsalone,sembrerebbe essereinteressatodalocuzioniverbali cheevidenzierebberocaratteristiche spettro-acustichesimiliaquellediuno sviluppovoce,macheinrealtàhanno scarseinformazionispettraliintermini dif0.Dalleformantisievincechela tracciacontienepartiditremorevocale caratterizzatodaipicchidisviluppo armonico.Leprimedueformanti contraddistinguonolaparticolaritàdi unapossibilevocaleenelcaso specifico,laformante2evidenziatali particolarità.Tuttiiparametriquindi,ci portanoadasserirechelosvilupponon èimputabileacauseconvenzionali. Analizzando manualmente il campione, abbiamo dedotto che la voce è indicativamente sviluppata nelle frequenze simili a quelle delle voci maschili, in particolare di un adolescente. La nostra stima per quanto riguarda la tipologia di tono rimane comunque indicativa. I due campioni inoltre non risultano appartenere o emergere dalla stessa fonte.Sono stati esclusi numerosi suoni derivanti da turbolenze improvvise che provocavano il movimento di alcune porte. Inoltre sono stati verificati ed esclusi fenomeni convenzionali, derivati da una festa del paese e dalle autovetture esterne in movimento, che si sono sviluppati nella prima fase della ricerca. Tuttavia l’evento in questione non ha interessato tutti i microfoni, in quanto dislocati in luoghi diversi e schermati dalle mura di cinta.Analisi fotograficaDurante la ricerca sono stati acquisiti 305 scatti. Dopo la lunga analisi dei fotogrammi campionati, è emerso che uno di essi presentava una notevole e importante anomalia non convenzionale e non giustificabile da fattori fisici comuni. E' stato eseguito mentre il nostro operatore video, dotato di telecamera particolare, asseriva di aver notato per qualche istante una massa interposta tra obbiettivo e una nostra operatrice nella zona adiacente al muro di cinta. Nel fotogramma si rileva una sagoma che indicativamente ha un’altezza di 2 metri, e che non risulta essere completamente formata in quanto presenta una certa trasparenza. Non sussistono effetti di trascinamento cagionati da possibili soggetti in movimento, quindi è totalmente esclusa l’ipotesi che un operatore possa essere entrato nel campo visivo della fotocamera, e nel caso in cui il soggetto fosse stato fermo all’interno del fotogramma, la sagoma non presenterebbe trasparenze ma risulterebbe formata completamente e consistente. Sono state verificate più volte e comparate con i sistemi video, tutte le posizioni degli operatori che al momento dello scatto e per tutta la durata dell’acquisizione del fotogramma, risultavano fuori dal campo visivo dell’obbiettivo, ad eccezione della nostra operatrice che in quel momento era inginocchiata a terra. Ad avvalorare ulteriormente la nostra tesi inoltre, c' è anche l’assenza totale di scie luminose cagionate dai segnalatori ottici che, per protocollo, tutti i nostri operatori devono indossare durante la ricerca. Nel fotogramma si può inoltre notare la definizione grafica della nostra operatrice che risulta notevolmente superiore rispetto all’assorbimento della sagoma che si è venuta a creare. La sagoma in questione inoltre non produce proiezioni d’ombra e questo avvalora la presenza di un fenomeno di natura incorporea. Lo scatto precedente e quello successivo a quello analizzato non presentano né anomalie, né tantomeno sussistono elementi di fondo che possono condurre a sembianze antropomorfe che inducono a produrre possibili effetti pareidolici. Tenendo presente che lo scatto è stato acquisito in assenza totale di luce visibile e che la sagoma, avendo una certa trasparenza, è facilmente confondibile con gli elementi di fondo, si è resa necessaria un’ulteriore analisi comparativa con gli scatti successivi. Grazie a particolari processamenti del fotogramma, siamo riusciti a evidenziare la formazione anomala e a distinguerla dagli elementi di fondo. E’ stata analizzata attentamente la formazione ed escludendo gli elementi inquinanti, si possono notare delle somiglianze a quella che potrebbe essere una giovane donna in posa. Teniamo a precisare comunque che la nostra ipotesi rimane indicativa. L’elemento che riusciamo a dimostrare con certezza è l’esistenza della sagoma ma non le sue caratteristiche biometriche.Qui di seguito vi riportiamo il fotogramma originale contrastato per far notare meglio l’anomalia. Qui di seguito evidenziamo l’area interessata.Un ulteriore processamento porta in evidenza l’anomalia qui di seguitoQui sotto vi riportiamo il riscontro spettrale dei punti interessati maggiormente dalle frequenze non visibili, utilizzate dalle nostre apparecchiature.Apponendo speciali filtri alla zona interessata si notano maggiori dettagli.Azzardando un’ipotesi ne risulta una presunta sagoma antropomorfa, aspetto da considerare la fattezza dell’anomalia ma non i lineamenti in quanto potrebbe sussistere pareidolia:Se cerchiamo di ingrandire e processare il presunto volto, si nota un discostamento dal fondo. Qui di seguito un chiaro esempio, in rosso più intenso le parti che formano la sagoma. il processamento e sucessivo ingrtandimento della foto porta tuttavia ad azzardare ipotesi non certificabili.Come si evince dalla foto seguente, è stata eseguita una comparazione con lo scatto successivo ma non sussistono anomalie o analogie allo scatto precedente.Analisi possibili fenomeni sincroniciDurante la ricerca gli elementi sincronici non sono mancati. Uno sviluppo importante ha avuto luogo quando l’operatrice addetta alle foto carpiva il fotogramma in cui si è poi presentata l’anomalia, nello stesso istante il nostro operatore video notava qualcosa di scuro interporsi tra l’obbiettivo della videocamera e l’operatrice che in quel momento era inginocchiata a terra. Ad avvalorare tutto ciò si è aggiunta anche la sensazione contemporanea dei due soggetti sensibili, i quali affermavano che in quell’attimo percepivano e visualizzavano qualcosa d’intenso.Analisi fenomeni termiciDurante la ricerca l’unica anomalia misurabile di carattere termico, è avvenuta all’esterno vicino alle mura di cinta del castello, esattamente nella zona del ristorante. Durante la probabile interconnessione dei ricercatori con il luogo, in questo caso specifico il ricercatore de Bari Antonio, avvertiva in un punto ben preciso una sensazione di disagio. Sulluogosonostate evidenziatedelledifferenzedi temperatura,chehannogenerato fenomenidi“hot-spot”(sbalzirepentini ditemperaturaingiustificati).Sembra siaabbastanzafrequentechedurantele possibiliinterazionidiunsoggetto sensibilecontali“formedi interconnessione“,sipossano presentaredelleanomalietermiche.In particolareèstatorilevatounlievehot spotdi1,8C°.Ilvaloretuttaviarisulta nonevidenteperdeterminarecon certezza anomalie non convenzionali.Nellatabelladiseguitoriportiamoi valori rilevati:Sonostatemonitorateanche variazionitermicheutilizzandola tecnologiadell’infrarossolontano, conappositisensorimodificatie taratiinmodoopportuno.Nonsono emersialtririscontrilegatiatali variazioni.
Associazione Culturale Orizzonti Paranormali
“Non tutto quello che non si comprende necessariamente non esiste”